Lo sviluppo dei tumori della mammella nel cane e nel gatto è prevalentemente su base ormonale: il rischio di sviluppare il cancro della mammella è pari allo 0,05 % nelle cagne sterilizzate prima della pubertà, sterilizzando dopo il primo calore sale all’ 8 % e addirittura al 26% se la cagna è sterilizzata dopo il secondo calore .
Molto probabilmente gli steroidi ovarici, prevalentemente il progesterone, agiscono favorendo le mitosi nelle cellule della ghiandola mammaria una volta legati al loro specifico recettore.
I tumori mammari possono essere efficacemente prevenuti tramite l’asportazione delle ovaie (sterilizzazione chirurgica del cane e del gatto, ovariectomia o meglio ovarioisterectomia), purché l’intervento sia eseguito in eta’ prepubere, cioè’ prima del primo calore.
I farmaci iniettabili a base di progestinici usati per prevenire l’ estro nei cani aumentano l’ incidenza delle neoplasie mammarie.
I tumori della mammella sono fra i tumori più comuni del cane e del gatto; colpiscono prevalentemente nella fascia di età fra i 6 e 12 anni, anche se possono svilupparsi sia nei più giovani , sia nei più anziani. I tumori mammari talvolta si possono osservare anche nei maschi e in questo caso hanno frequentemente caratteri di malignità. Dal 41% al 53% dei tumori della mammella del cane si rivelano con caratteristiche di malignità all’ esame istopatologico.
Quando si deve sospettare una neoplasia mammaria :
I tumori mammari si manifestano con la comparsa nel tessuto mammario di noduli, singoli o multipli, di varia grandezza, spesso consistenti, con forma il piu’ delle volte irregolare, noduli che aumentano progressivamente di volume o anche di numero.
Durante la visita veterinaria le mammelle devono sempre essere valutate.
I tumori benigni tendono ad aumentare di volume con il passare del tempo e progressivamente la pelle che li ricopre si assottiglia e si atrofizza.
Quindi si ulcerano e si infettano, ma in genere lo fanno lentamente e non tendono a diffondersi localmente (infiltrazione) o a distanza (metastasi) .
I tumori maligni, al contrario, tendono a crescere velocemente, ad infiltrarsi nei tessuti circostanti e dare metastasi a distanza diffondendosi ad altri organi.
Il carcinoma infiammatorio merita una considerazione a parte per la sua gravità: manifesta in pieno la sua malignità con la rapida formazione di una placca infiammatoria estesa e la facilità ad ulcerarsi.
Solamente in due specie si manifesta in vivo: nel cane e nella donna.
La localizzazione più frequente delle metastasi è a livello dei polmoni, che vengono progressivamente invasi dal tessuto tumorale.
Al momento dell’asportazione chirurgica una percentuale dei tumori maligni può aver già dato metastasi, per questo motivo è bene non perdere tempo e non rimandare la visita dal veterinario.
Eseguire sempre prima della chirurgia una accurata stadiazione del paziente.
Come comportarsi quando c’è un sospetto di neoplasia mammaria:
Se durante la visita vengono trovati dei noduli mammari è necessario intervenire rapidamente con la loro asportazione chirurgica e l’ esecuzione sul tessuto prelevato di un esame istopatologico ed eventualmente di un esame immunoistochimico con lo scopo di avere una diagnosi certa e di determinare il tipo di tumore e il suo grado malignita’.
Alcuni colleghi preferiscono eseguire come prima indagine un esame citologico, personalmente sono contrario a questo passaggio soprattutto quando la neoformazione è facilmente aggredibile chirurgicamente come sempre è in una neoformazione mammaria.
Inoltre questo esame ha una attendibilità diagnostica molto bassa rispetto all’esame istopatologico che rimane sempre e in ogni caso l’unico esame con valore diagnostico di certezza.
Il chirurgo deciderà quanto tessuto asportare applicando le regole della chirurgia oncologica. Più si ritarda più diminuiscono le possibilità di una guarigione completa nel caso venga confermata la natura neoplastica.
Prima di procedere all’intervento chirurgico è necessario eseguire alcuni esami soprattutto perche’ il tumore colpisce cagne e gatte già mature o anziane:
– Sono indicati , prevalentemente ai fini di una corretta conduzione della anestesia, gli esami di base del sangue e delle urine per valutare lo stato di salute generale e la funzionalità degli organi interni, la valutazione dei parametri della coagulazione del sangue, utile per prevedere eventuali problemi di emorragie durante la chirurgia, la funzione cardiaca e respiratoria.
– Si eseguono inoltre delle radiografie del torace per valutare la presenza di eventuali metastasi polmonari, radiografie dell’ addome, una indagine ecografica degli organi interni. Purtroppo metastasi recenti molto piccole possono sfuggire a questi esami.
Dopo l’intervento di asportazione di una neoplasia il cane deve essere sottoposto a visite periodiche, all’inizio molto frequenti, al fine di verificare che non vi siano recidive della malattia.
Quindi e’ bene ricordare che:
-la sterilizzazione eseguita prima del primo calore azzera quasi completamente la possibilità di comparsa dei tumori mammari nella cagna.
-se compare un nodulo mammario sospetto bisogna asportarlo chirurgicamente entro tempi brevissimi ed eseguire sullo stesso un esame istopatologico che, nel caso confermasse la natura neoplastica del nodulo, è fondamentale per tipizzare il tumore e per poter stabilire una linea terapeutica.
Solo cosi’ avremo fatto il possibile per sperare di raggiungere una guarigione completa.